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Marco Veglia nasce a Torino il 3 Luglio 1976, si diploma in arte applicata all'Istituto d'Arte Statale di Gubbio e nel 2004 si laurea in Architettura alla facoltà di Roma Tre con una tesi sullo sviluppo di un'imbarcazione a vela di 43 piedi fruibile anche da persone diversamente abili.

Due sono le esperienze fondamentali che, unite alla sviscerata passione del padre per il mare e l'autocostruzione, condizionano inevitabilmente la futura professione di Architetto. La prima nel 1997, entrando a lavorare presso lo studio Tauarch di Roma degli Architetti Piergiorgio Stefani, Maria Salvaggio e Fiora Lulli, dove rimarrà fino al 2005 e che gli consente di capire l'importanza di un' idea e quanto questa, per essere realizzata, debba essere supportata da un ottimo progetto ben strutturato. A Roma apprende un metodo che gli consentirà di essere polivalente nell'architettura civile e navale e la profonda responsabilità che si ha nel poter costruire lo spazio. La seconda esperienza è legata alla conoscenza nel 1996 di Vittorio Malingri e della sua “tribu'”; primo italiano ad aver partecipato alla Vendee Globe nel 1992 con cui nel 2004 attraversa l'Oceano Atlantico dal Portogallo alle Azzorre. Grazie a Vittorio, il progetto navale e la costruzione diventano quotidianità e assieme nel 1999 avviano la progettazione e la costruzione del piccolo cruise oceanico MiniMo 7.68.

Da passione la nautica diventa una professione che spinge Veglia a varie esperienze in diverse zone d'Italia, intercalando la progettazione al lavoro in cantiere, aggiornandosi costantemente sulle tecniche di costruzione navale. Nel 2005 con l' amico ingegnere Roberto Prever della “Naos Ship & Boat Design” di Trieste, disegna il primo yacht catamarano a motore italiano di 19,80m: il VG 62' dell'omonimo cantiere. Veglia entra in contatto con molte altre realtà della nautica italiana e marchigiana in particolare avviando nuove collaborazioni soprattutto con la Mattia catamarani s.r.l. Di Dervio (Co), il Cantiere delle Marche di Ancona (AN) assieme all'Architetto Pierluigi Floris, l'azienda umbra Renzini S.p.A..

Dal 2004 ad oggi sia in architettura che nella nautica molti sono i progetti realizzati o in fase di realizzazione, come i catamarani a vela Mattia 52 e 60, gli interni della serie Darwin Class del Cantiere delle Marche e altri progetti per privati nel settore dell'architettura civile.

...L'architettura oggi rappresenta per me una parte fondamentale dell' esistenza senza la quale non mi sentirei completo e grazie alla quale ho la possibilità di far comprendere ciò che ho in mente; quale sia la personale visione del mio mondo. Vedere lo spazio e con lui la terra ed il mare riempirsi dei volumi generati dalle linee delle mie idee è per me un privilegio; una grande responsabilità verso coloro che hanno fiducia nel mio pensiero ...

 

Marco Veglia was born on 3rd July 1976 in Turin, he graduated from high school of Arts in Gubbio and in 2004 he graduated from Roma Tre University with a degree in Architecture by discussing a thesis about a forty three-feet sailing boat usable for people with physical disabilities too.


In his life there have been two main experiences, united to his father's deep passion for the sea and DIY, that have influenced his future job as architect.
The first one was from 1997 to 2005, he worked at the Tauarch Studio in Rome with the architects  Piergiorgio Stefani, Maria Salvaggio and Fiora Lulli; during this period he learnt how to pass from a good idea to its realization. He lernt to work in civil and naval architecture.
The second one was in 1996, when he met Vittorio Malingri, who was the first italian man to take part in Vendee Globe in 1992. In 2004 he crossed with him the Atlantic Ocean from Portugal to the Azores. Thanks to Vittorio, naval project and shipbuilding became Marco's everyday life. In 1999 they designed and produced the little oceanic cruise MiniMo 7.68.

His nautical passion becomes a job that goes him to different experiences in many places of Italy, between project and boatyard. He always brings himself up to date about shipbuilding.
In 2005 he and his friend Roberto Prever, engineer of Naos Ship & Boat Design in Trieste, designed  the VG 62', the first italian sixty six-feet engine-driven catamaran. Veglia works with many nautical industries in Italy, in particular with the Mattia Catamarani s.r.l. in Dervio (Co), the Cantiere delle Marche in Ancona (AN), the Renzini S.p.A. Factory and with the architect Pierluigi Floris.

Since 2004 he has set up a lot of nautical and architectural designs, as the sailboat catamaran  Mattia 52 and Mattia 60, the interior design of the Darwin Class Series and other architectural private designs.

 ...Today the architecture is a main part of my life, it gives me the possibility to give shape to what is in my mind; it is my own view of the world and I could feel incomplete without it.
I think it is a privilege to fill the space, the sea and the land with my ideas. This is a very big responsibility toward who believes in me...